Il rene: idropurificatore del corpo

Emuntori

All’interno del nostro organismo vivono degli organi funzionalmente molto importanti. Questi sono gli organi emuntori, ossia i “rubinetti” che permettono di trasformare lo stagno acido in fiume alcalino in piena.

Le donne hanno cinque fiumi in piena, gli uomini quattro poiché non posseggono le ovaie. Tutti possono addestrarsi nel riaprire gli emuntori e nel renderli efficienti.

Il primo emuntore che consideriamo e approfondiamo è il rene.
Partiamo con i reni perché concettualmente sono i primi ad essere trattati anche nel nostro Protocollo.

I reni sono come una lavatrice con il proprio programma personalizzato: rappresentano gli idro-pulitori e purificatori del nostro organismo.
Abbiamo, normalmente e al netto di patologie o malformazioni, due reni che pensano circa 100-120 grammi. Sono due meraviglie della natura ricoperti da micro filtri che si chiamano nefroni e che, quotidianamente, filtrano circa 180 litri di sangue: vuol dire che avendo noi 5-6 litri di sangue e che ogni tre quarti d’ora i reni sono in grado di fare tutto il filtraggio del sangue, questo lavoro importante avviene circa 30 volte al giorno.

È stato calcolato che i nostri reni, durante tutto l’arco della nostra vita, riusciranno a filtrare circa cinque milioni di litri di sangue.

Quattro sono gli argomenti che vogliamo focalizzare:

  • Relazione indiretta tra il volume e la qualità della linfa e la capacità renale;
  • Comunanza tra reni e alcalinizzazione;
  • Problematiche associate a infiammazione linfatica dei reni;
  • Soluzioni che possiamo apportare.

Funzioni dei reni

Il primo tema è quello delle funzioni dei reni: hanno come input l’arteria renale e come output la vena renale che scarica nella vena cava. È un filtro dell’olio motore. L’obiettivo è quello di regolare ininterrottamente l’equilibrio idrosalino del sangue: se non sono alcalino, il sangue inizia a “chiamare” calcio e se i reni funzionano male allora quel calcio porta osteoporosi, quindi un detrimento del nostro endoscheletro. In seconda battuta i reni regolano l’equilibrio acido base, quel numero meraviglioso 7.365 che rappresenta l’equilibrio leggermente alcalino della vita.

I reni sono gli organi che riescono a filtrare i residui metabolici sanguigni idrosolubili.

Reni e alcalinizzazione

Chi ha fatto il Protocollo sa che, in pochi giorni, quello stagno inizia ad essere ripulito da quelle ninfee che non facevano filtrare questa luce benefica all’interno dello stagno stesso che noi vogliamo trasformare nuovamente in fiume. Questo significa che la saliva inizia a salire come valore di pH e ad arrivare in territorio neutro e quindi i reni ringraziano perché anche il loro pH inizierà a salire leggermente espellendo così tutta la rosa degli acidi idrosolubili compreso l’acido urico che è il più pernicioso ad uscire in caso di acidificazione, tanto che si deposita e crea infiammazione nel connettivo, quando è più grave, oppure nelle cartilagini, nei tendini e nei legamenti quando meno grave.

Problematiche dell’apparato renale

Quali sono i problemi che possiamo avere in rapporto all’apparato renale?

I medici allopatici ci parlano di problemi anatomici: cisti, tumori, malfunzionamenti, infiammazioni, e a noi interessa andare a verificare quali soluzioni funzionali può portare un’ alcalinizzazione in remissione o in amplificazione del risultato, in termini di tempo e di sintomatologia, di una terapia allopatica.

L’alcalinizzazione in tal senso ha molto da raccontare pensando a tutto il mondo delle infiammazioni, che vanno dalle nefriti ai calcoli renali, fino ad arrivare all’insufficienza renale, la vescica infiammata – che a sua volta può avere calcoli o diverticoli – tutte le infiammazioni delle vie urinarie – che nelle donne più che negli uomini possono creare problematiche a livello di apparato riproduttivo, cistiti o candida – la minzione notturna e altro possono essere neutralizzati proprio con uno stile di vita alcalino e un’alimentazione equilibrata.

Quali sono le cause?

Innanzitutto, c’è un’infiammazione legata al sistema linfatico in generale, ma nello specifico pensiamo a batteri, virus, parassiti. Altre cause possono essere le diete acidificanti e le diete iperproteiche senza la giusta compensazione di verdure a PRAL negativo. L’utilizzo smodato di proteine per avere un aspetto più magro, ma meno sano lo si riscontra con il pH delle urine.

L’equilibrio, lo stile di vita che coniuga proteine, lipidi, carboidrati e verdura con quel focus sul carboidrato che è croce e delizia della vita è solo uno stile di vita alcalino.

Tra le cause poi ci sono due nemici:

  1. la mancata idratazione, tipica dell’essere umano iper glicemizzato del XXI secolo;
  2. l’uso smodato del sale, che è catalizzatore per il fegato nella trasformazione dello zucchero in grasso.

Misuriamo il pH

Il tema dell’urina ci interessa perché ci focalizziamo sul pH.

Un valore ottimale si aggira a 6.5. Pensiamo al fatto che noi siamo tanti vasi di Archimede: noi siamo come una scalinata e ogni gradino ha un vaso differente, ognuno con un liquido differente e con un pH differente. Ci sono però delle correlazioni. Quando noi diciamo che l’emuntore renale espelle acqua acida, dobbiamo preoccuparci di avere un’urina a 7.5 perché vuol dire che i reni non lavorano in maniera efficiente.

Con le cartine tornasole possiamo misurare il livello di pH dell’urina ma anche quello della saliva e comprendere da subito in quale situazione ci troviamo. I livelli ottimali di pH sono 6.5 per l’urina e 7.5 per la saliva: quindi abbiamo dentro acqua limpida e cristallina e il corpo è in grado di espellere acqua più acida, che è il motivo per il quale abbiamo due reni in grado di ripulire, ogni tre quarti d’ora completamente, il circuito ematico.

Più è acida l’urina, più i reni si sforzano e creano calcoli e tutte le infiammazioni dell’apparato vescicale e urogenitale. Inoltre, infiammano il connettivo con l’innalzamento del tasso dell’uricemia legato a un aumento di acido urico diffuso nel corpo riscontrato nel sangue che comporta stanchezza, spossatezza, infiammazioni, assottigliamento di cartilagini, indurimento e infracidamento di tendini e legamenti. Qui il pH dell’urina normalmente scende troppo.

Soluzioni efficaci

Arriviamo alle soluzioni. Sopra ad ogni cosa ci sta il nostro alkastyle: la verdura cruda olio e limone prima di un contorno di primo e/o equivalente carboidrati a pranzo mentre una verdura cotta lessata come portata di affiancamento, durante la cena, alle proteine: carne, pesce, uova, legumi, latticini e formaggi.

Lo stile Alkaenergy è uno stile di vita che ti dona la consapevolezza e la disciplina dell’assunzione di una sola proteina al giorno e ovviamente anche senza sale poiché questo sforza il rene nella lipogenesi. Non doppiate carne e pesce nella giornata, alternate le proteine con dei legumi. Tenete sotto controllo la caseina: tra i meno impattanti in termini di sodio c’è il caprino e l’ovino, mentre il vaccino ha un moltiplicatore di sodio che è 40 a 1.

E qui parliamo anche di idratazione. È importante bere almeno un paio di litri al giorno di acqua naturale, alcalina o ionizzata.

Quando? Esclusione dei pasti principali in cui berremo solo un bicchiere, tutta l’altra acqua la assumeremo nel resto della giornata. E se volete farvi un regalo idratatevi dopo cena invece di mangiare un dolcetto che ci fa infiammare maggiormente.

Un altro tema è quello della misurazione della pressione sanguigna. Fatevi affiancare dal vostro farmacista o dal vostro medico e misurate la pressione sanguigna: una pressione alta porta al detrimento del filtro che è il rene.

Il rene è il primo emuntore a beneficiare della disinfiammazione grazie ad uno stile di vita alcalino. 

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Tutte le informazioni pubblicate hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni mediche o sostitutive della medicina tradizionale. In caso di patologie pregresse è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico curante. L’articolo ha intenzione di essere illustrativo, non esortativo né didattico.

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