La pelle: alcalinizzazione e salute della donna

Pelle

Terminiamo il mese di marzo con l’ultimo approfondimento dedicato all’organismo femminile. 

Dopo aver visto più da vicino il funzionamento di ovaie e intestino, concludiamo con un organo la cui salute è strettamente legata a quella dell’intestino: la pelle.

Pelle

La pelle

La pelle è la nostra barriera e ha la capacità sia di espellere che di assorbire .

La temperatura ideale di chi è alcalino è di 36.5 gradi centigradi. Chi è acido ha una temperatura basale più bassa, motivo per cui nel Protocollo Alkaenergy® si fa la termogenesi.

Grazie alle ghiandole sebacee, la pelle riesce a smaltire le tossine epatiche che il fegato non riesce a smaltire e che affida al sangue. Prurito, orticaria, gonfiori e acne ci dicono che la pelle è irritata perché siamo acidi e quindi ci sono delle infiammazioni interne che accelerano il processo di invecchiamento della pelle. 

Inoltre, la salute della pelle è strettamente legata a quella dell’intestino. Quando c’è una disbiosi intestinale, ovvero l’alterata composizione dei batteri intestinali, si creano nell’intestino le condizioni che possono compromettere l’integrità delle pareti intestinali, lasciando le porte aperte a derivati alimentari nocivi e a microbi patogeni che possono raggiungere attraverso i vasi sanguigni, il tessuto cutaneo, danneggiandolo. Ciò sembra dare una nuova spiegazione anche a disturbi della pelle come l’acne, la psoriasi, le dermatiti atopiche, gli eczemi ecc, che potrebbero essere il risultato finale di un disequilibrio microbico. 

Il pH della pelle dell’uomo e della donna differiscono leggermente. Il valore di pH medio della pelle dell’uomo è inferiore a causa della maggior quantità di sebo prodotta nella pelle maschile. La donna però deve tenere conto delle fluttuazioni ormonali dovute al ciclo mestruale. La pelle, specialmente quella del viso, si trasforma a seconda della fase del ciclo mestruale principalmente a causa della fluttuazione di estrogeni e progesterone. Questi due ormoni infatti stimolano la sintesi di acido ialuronico, favoriscono la produzione di collagene e aumentano la vascolarizzazione di tessuti e mucose, contribuendo a migliorare la tonicità, l’elasticità e lo spessore della pelle.

Durante la fase follicolare, che va dall’inizio della mestruazione all’ovulazione, i livelli di estrogeni raggiungono il loro picco massimo e la pelle appare molto luminosa e idratata. 

Dalla fine dell’ovulazione a poco prima dell’inizio della mestruazione, invece, si verifica la fase luteinica: gli estrogeni iniziano a calare e lasciano spazio al progesterone, che ha l’obiettivo di preparare l’organismo alla gravidanza. Questo sbalzo ormonale stimola l’iperproduzione di sebo, per cui la cute risulta essere più grassa e oleosa. 

Infine, durante la fase mestruale, il progesterone e il testosterone calano, riducendo l’oleosità e frenando l’insorgenza di imperfezioni. Gli estrogeni, tuttavia, non sono ancora alti, quindi la cute ha le difese abbassate ed è particolarmente sensibile. 

Inoltre, con l’arrivo della menopausa, i livelli di pH cutaneo cambiano, diventando sempre più neutri. L’attività ovarica rallenta fino a cessare e il progesterone e gli estrogeni iniziano a calare, causando una progressiva disidratazione della cute. Per questo motivo le rughe diventano più accentuate. Inoltre, viene meno anche il turnover cellulare, la pelle è più fragile e sottile e possono comparire brufoletti e imperfezioni. 

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Consigli pratici

Infine, ecco alcuni consigli utili per prendersi cura della propria pelle:

  1. Utilizzare un sapone di Marsiglia che ha un pH che va da 8 a 10 per la naturale cura della pelle; 
  2. Prendersi cura dell’intestino, che influenza direttamente la salute della nostra pelle;
  3. Bere molta acqua. Fa bene alla pelle perché elimina le scorie, aiuta ad espellere le tossine e riossigena i tessuti;
  4. Esporsi al sole per 20 minuti al giorno. Questo attiva la Vitamina D fisiologica e dà uno stimolo incredibile alla produzione e coniugazione della melatonina; un ormone molto importante che regola il ritmo circadiano dell’organismo.
  5. Effettuare delle mini-docce fredde in stile Alkaenergy per attivare il corpo e avere energia dal mattino.

Il Protocollo Alkaenergy permette di conoscere meglio il funzionamento del proprio organismo e dedica grande attenzione al funzionamento degli organi emuntori per alcalinizzare il sistema linfatico in circa 2 mesi. I risultati sono migliori prestazioni fisiche e mentali e riduzione dei tempi di recupero dalla fatica, nel massimo rispetto dei propri limiti naturali metabolici. 

Un programma pensato per uomini e donne che tiene conto delle reali esigenze, caratteristiche e ritmi di ognuno di noi. 

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Enjoy Alkalife!

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Tutte le informazioni pubblicate hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni mediche o sostitutive della medicina tradizionale. In caso di patologie pregresse è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico curante. L’articolo ha intenzione di essere illustrativo, non esortativo né didattico.

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