La salute vien mangiando (alcalino)

Alimentazione Alcalina E Sane Abitudni Alimentari

Cosa vuol dire mangiare alcalino per la nostra salute? E come possiamo dimagrire mangiando senza rinunce?

Molte persone se lo chiedono e quando si vedono qualche chilo in più sul proprio corpo iniziano ad escogitare soluzioni fai da te proibitive, rinunciatarie e per niente efficaci.

In questo articolo parleremo di:

  1. Che rapporto c’è tra alimentazione e sistema linfatico;
  2. Come misurare il cibo;
  3. Sane abitudini alimentari alcaline.

Andiamo con ordine.

Rapporto tra alimentazione e sistema linfatico

Il peso non è un problema estetico, certo in parte lo è: il raggiungimento di un peso ottimale migliora l’estetica e soprattutto l’autostima. Ma un peso ottimale è sinonimo anche di evitamento di infiammazione e di aumento delle difese immunitarie. La relazione è inversamente proporzionale: quanta più alta è l’infiammazione che abbiamo, tanto più basse saranno le difese immunitarie e viceversa.

Dobbiamo quindi lavorare ogni giorno per vivere sani aumentando le nostre difese immunitarie, continuando il percorso di alcalinizzazione del corpo ogni giorno, affiancandolo ai benefici della medicina allopatica, per amplificarne gli effetti e accelerare la detossificazione del connettivo tramite gli emuntori linfatici.

Un altro aspetto importante per quanto riguarda il peso è quello che riducendo il grasso viscerale riduciamo il nostro rischio cardiovascolare: non è tanto il nostro peso assoluto, i chili, ma è la localizzazione del grasso sul nostro corpo. È più importante non tanto ridurre il peso, quanto diminuire la circonferenza del punto vita: riducendo questo grasso viscerale, riduciamo un fattore di rischio di malattie cardiovascolari che colpisce due organi fondamentali, il cuore e il cervello.

Come misurare il cibo

Ripetere i concetti non è mai abbastanza: quello che è importante non è la quantità, ma la qualità del cibo che mangiamo. Bisogna mangiare per la testa (in modo che le nostre funzioni cognitive siano sempre ottimali) e anche mangiare con la testa (effettuare scelte consapevoli di sana alimentazione alcalina). Oltre alla qualità del cibo che assumiamo, dobbiamo porre attenzione anche ai momenti della giornata in cui mangiamo: il carboidrato ha effetti diversi sul nostro corpo se assunto a colazione oppure a cena.

Una regola del fai da te è quella che per dimagrire basta non mangiare. Niente di più errato. I pasti non vanno mai saltati: bisogna abituare il nostro corpo a degli orari, quindi almeno tre volte al giorno cerchiamo di mangiare stando attenti alle quantità confacenti al nostro senso di sazietà e ponendo estrema attenzione alla tipologia di cibi che assumiamo nelle varie fasi della giornata.

Il metodo rivoluzionario dell’alimentazione è di non misurare il cibo se sappiamo sceglierlo nel modo giusto.

In più, oltre a tenere sotto osservazione il nostro peso, dobbiamo prestare attenzione all’utilizzo del nostro cervello durante la giornata poiché dobbiamo essere efficienti, produttivi, non avere il sonno post-prandiale che ci limita e lo stesso vale per il sonno che arriva verso le 18. Dobbiamo rimanere energici, senza cali bruschi di energia e di attenzione, come fossimo delle pile. Tutto ciò si ottiene mediante l’alcalinizzazione del nostro corpo e il rispetto di un protocollo specifico associato ad un programma nutrizionale.

Sane abitudini alimentari alcaline

A proposito di abitudini, sappiamo bene che il sale è un vettore del glucosio. Il sodio è l’elemento che si deve ridurre o evitare. Ma per eliminare il sale non dobbiamo sostituirlo con un sale iposodico, quanto piuttosto abituare per 21 giorni il nostro gusto ai cibi completamente privi di sale. Dopo i 21 giorni, quando andiamo a mangiare un alimento che contiene anche una dose minima di sale, questo ci sembrerà salatissimo e vorremmo quindi tornare a questa nuova sana abitudine. Analogamente, lo stesso discorso vale per lo zucchero.

L’adozione di un piano nutrizionale sapientemente adattato alla persona ha impatto anche sul mondo del sonno, non solo in termini di quantità ma anche di qualità.

Intanto, come ci spiega la dottoressa Cantagallo, bisogna fare una check list delle abitudini di vita della persona per avere una fotografia chiara dei comportamenti del paziente prima dell’ultimo atto della giornata. Questa indagine serve per comprendere l’igiene del sonno. L’alimentazione influenza moltissimo i ritmi circadiani non solo degli ormoni come l’insulina e il glucagone che servono per digerire, ma anche del cortisolo, l’ormone dello stress.

Ovviamente se il sonno è alterato, saranno compromesse anche tutte le funzioni cognitive.

Guarda la diretta con la Dottoressa Anna Cantagallo.

Conclusioni

Visto che noi siamo problem solver e dato che si parla di energia finiamo con una frase di Henry Ford: “Molte persone utilizzano più energie per parlare dei problemi di quanto non ne utilizzino per risolverli.

Ecco, il nostro impegno quotidiano è quello di non sprecare energia inutilmente, ma di farne buon uso.

Enjoy Alkalife.

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Enjoy Alkalife!

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Tutte le informazioni pubblicate hanno carattere divulgativo e non devono essere considerate come consulenze né prescrizioni mediche o sostitutive della medicina tradizionale. In caso di patologie pregresse è sempre opportuno rivolgersi preventivamente al proprio medico curante. L’articolo ha intenzione di essere illustrativo, non esortativo né didattico.

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