Non è un segreto che le bevande gassate e quelle zuccherate nuocciano al nostro organismo con forti ripercussioni anche sul nostro cervello.
La maggior parte delle persone che incontro avvertono forti cali di concentrazione durante l’arco della giornata, sonnolenza e un disagio fisico generale. Sposto l’attenzione sulle loro abitudini e comprendo che per aumentare la resistenza mentale ricorrono a bevande e cibi che inconsapevolmente generano esattamente l’effetto opposto.

Vorrei innanzitutto soffermarmi un attimo a parlarvi di quella che comunemente viene utilizzata per rendere le bevande gassate, ovvero l’anidride carbonica.
Nel mondo vegetale le piante assorbono l’anidride carbonica e ci donano ossigeno elemento indispensabile per la nostra sopravvivenza. Gli esseri umani, invece, così come tutti gli animali, ispirano l’ossigeno espellendo l’anidride carbonica al fine di innescare un processo fondamentale per il metabolismo e la respirazione cellulare nell’espulsione di acidi e tossine (Ciclo di Krebs).
L’anidride carbonica, di fatto, impedisce alle nostre cellule di essere più efficienti in termini di energia!
Inserendo nel nostro corpo ossigeno e anidride carbonica non facciamo altro che invertire, rallentare ed ostacolare un processo naturale riducendo la nostra energia ed impedendo al corpo di facilitare l’eliminazione attraverso i nostri emuntori (reni, intestino, pelle e polmoni) di ciò che deve essere espulso naturalmente.
Non esiste in natura un’acqua addizionata di anidride carbonica che abbia un pH alcalino.
Quando al gas aggiungi lo zucchero

Se poi all’anidride carbonica aggiungiamo zucchero, edulcoranti ed altri elementi dannosi per il corpo, è chiaro che un consumo costante di bevande gassate zuccherate, non zuccherate (light o zero), ricche di edulcoranti (acidi), caffeina, taurina e saccarosio etc, può generare degli effetti negativi sul nostro organismo e soprattutto sul cervello.
Le ricerche
I dati sono stati pubblicati a fine 2017, ma la ricerca su cui sono basati è durata dieci anni. I ricercatori hanno analizzato, per tutto questo tempo, le abitudini alimentari e lo stato di salute di più di 4.000 persone sopra i trent’anni.
Questo grande progetto, il Framington Heart Study, di Framingham, negli Stati Uniti, ha dimostrato che esiste una correlazione matematica tra l’assunzione di una o più porzioni di bevande zuccherate al giorno, inclusi i succhi di frutta, e diverse condizioni cerebrali a rischio o patologiche, oltre che su alcune funzionalità del cervello. Non solo, ma la probabilità di queste patologie aumenta proporzionalmente con l’aumentare dell’assunzione di questi prodotti: due bibite zuccherate al giorno sono peggio di una, nessuna bibita invece è meglio di una. Le fonti dei dati erano, da una parte, i questionari sulle abitudini alimentari, e dall’altra, per quanto riguarda le capacità cerebrali, i test cognitivi e gli esami obiettivi (risonanze magnetiche del cervello).
I risultati
Il risultato è abbastanza impressionante. Chi ha bevuto in media, in questi anni, almeno una bevanda zuccherata al giorno, aveva maggiori probabilità, rispetto a chi ne beveva meno di una, di sviluppare:
- Riduzione delle capacità di memoria episodica
- Minori volumi cerebrali
- Minori dimensioni dell’ippocampo
- Rischio tre volte maggiore di ictus
- Rischio tre volte maggiore di demenza (in particolare, di Alzheimer).
L’insieme di questi fattori fa sì che la conclusione secondo la quale astenersi da queste bibite fa bene al cervello appaia decisamente fondata.
D’altronde già nel 2015 è stato scoperto che il cervello dispone di un collegamento diretto con il sistema linfatico. Vi ricordate l’articolo sul benessere del cervello?
A confermarlo, smentendo la convinzione fino ad allora consolidata che il cervello era isolato dal sistema linfatico (e quindi da quello immunitario), è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della Virginia a Charlottesville, che firmarono un rivoluzionario articolo pubblicato su “Nature” nel giugno del 2015.
L’eccesso di zuccheri semplici come abbiamo imparato acidifica fortemente l’organismo e non solo quello; anche il cervello stesso, pur utilizzando la gran parte del glucosio “bruciato” dall’organismo, riduce la propria efficienza e subisce infiammazioni.
AlkaPill:
- Non demonizzare nulla, ma limita il consumo di bevande acidificanti per il tuo corpo e per il tuo cervello alle sole occasioni ludiche
- Prediligi in tutte le altre occasioni il consumo di acqua naturale. Ricorda: l’acqua è l’energia della vita!
Uno stile di vita alcalino coniuga una consapevolezza maggiore nello stimolare in modo naturale l’organismo per ritrovare un benessere costante e duraturo.
Il ripristino di una linfa alcalina determina poi in maniera efficace, misurabile e duratura non solo un notevole incremento di energia, ma un rallentamento dei processi che deteriorano il corpo migliorandone notevolmente l’aspetto fisico esteriore
Alkaenergy® ti permetterà di sfruttare ed aumentare incredibilmente le energie che già hai dentro di te e ti aprirà le porte di una vita fondata su un’antica e naturale scala di valori: